To Thomas Jefferson from Bey of Tunis Hammuda Pasha, 27 February 1807
Mio Grande e Beuono Amico—
Il mio Ambasciatore Soliman Mellimelle, che alla metà del passato mese de Decembre 1806 gionse qui in salvo, di ritarno da Codetti vostri felicissimi Stati, me remisse fedelemento la sempre gradita e responsiva lettera delli venti di Giugno precedente, alla di lui cara e diligenza stata affidato.—
Poco tempo dopo, cioè alli 12 di Gennajo, gionse parimento d’Algieri, il ben degno e sempre stimable Segr. Tobias Lear, vostro Agente e Console Generale Satta Costa Meridionale del Mediterraneo.—
Mercè la sua ragionavolezza, e la sua buona maniera, poche conferenzi hanno bastato per oppianare li mali intesi, che mutualmente existavano fra noi, e per consolidore da buona Amicizia e la buona intelligenza che Io elpardi voi sono ambizioso di coltivare et di mantanere impurturbale fra le due Nazioni.—
Referendomi, in consequenze, a quantò il succitato vostro Console Generale sarà a participar-ci sul proposito, mé limiterò a transmittervi directtimente le assiurazioni solenni, che d’ora inpoi come sè pratticò in addietro, il nostra precedente trattato servirà di Legge e d’adempimento, che il Commercio e le Communicazioni fra le nostri Nazioni feranno coloivate, e che tutte le nostri relazioni seranno fondate in principi di una intera e perfetta reciprocità.
Meritano Poi imiei distinti ringrazimenti la bontà e le gentili accoglienze che vi siete degnato di avare e di compartire al già cittato mio Ambasciatore Mellimelle, come pure le marche gradevoli della vostra Amicizia, di cui le avate accompagnato per me, e che averò a caro di conservare come un piacevolissimo souvenire vostro.
E Facendo finalmente de voti per la prosperità vostra viauguro del Cielo, mio Grande e Bueono Amico le piu compite felicitè.—
Dal Palazzo di mia Residenza del Bardo le 13 della Luna Aggi dell’Anno dell’Egira 1221, e le 27 febbraro 1807 Era Cristiana—
Hamuda Bassa, Bey
de Tunis
NNGL.