La necessità non à legge. I favori che ò bisogno da voi, non posso ottenergli da altri. La lettera per Mr. Hennin deve spedirsi dall’Incaricato degli Affari di Francia nel plico della Corte, e voi sapete che ancor non conosco Mr. de Marbois. Quella per Mr. Jefferson dubito che possa andar sicura se non per il mezzo di qualche Membro del Congresso, ed io non ò familiarità bastante con veruno de quei Signori onde prendermi la libertà d’includergliela. Fatemi dunque voi, caro Amico, il favore di spedirle sabato prossimo, una a Mr. de Marbois, l’altra a qualcheduno in Congresso; e se credete proprio di francarle per delicatezza, fatelo pure, chè io vi rimborserò alla prima occasione. Ma prima vorrei che leggeste l’una e l’altra, come pure quella diretta al Mari; e se Edmond avesse tempo di leggerle anch’esso, gradirei molto che se ne dasse l’incomodo, e vi sarò obbligato se glie ne fate la proposizione. So le vostre varie, grandi, e continue occupazioni; non mi meraviglio, e non mi lagno che non mi abbiate resposto all’antecedente: ma vi prego di 2. linee ora a posta corrente, significandomi se verrete qui dopo la sessione, o se posso sperare d’incontrarvi a Mansfield, di dove passerò per andare fino a Filadelfia tra 3 settimane in circa. Addio car:mo Amico. Tutto vostro